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D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. – Italo Calvino
Ciao Vaier,
Dopo una pausa estiva, continua il nostro ciclo di Newsletter sul tema della sostenibilità.
In queste edizioni vogliamo tenere la community in costante aggiornamento sulle notizie positive dal mondo della sostenibilità, a livello locale e globale.
L’esito di una storia deriva anche dal valore della sua narrazione.
Per questo abbiamo scelto di guardare al futuro con positività e di raccogliere in queste uscite notizie luminose, che propongano soluzioni creative e ingegnose come motore di una rinascita ecologica.
Reinterpretando, quindi, la celebre citazione crediamo che la sostenibilità sia troppo importante per essere presa sul serio, specialmente durante l’attuale epoca storica che stiamo vivendo.
Nella consapevolezza che alle grandi sfide si debba far fronte in collettivo, vogliamo alimentare l’entusiasmo del pubblico verso le mille possibilità che ci vengono offerte dal prossimo per essere più sostenibili e per impegnarci verso un futuro in connessione con l’ambiente.
Questo è l’indice di notizie che abbiamo deciso di amplificare:
- BEYOND VAIA Uno sguardo al Futuro
- GREEN SCREEN Cose da un altro mondo
- SUSTAINABLE TIPS Il Cambiamento a piccoli passi
- INSPECT YOUR GADGET La Natura dell’Innovazione
- ART in Earth Dentro la Bellezza
- VAIA MUSIC Il suono della Resilienza
- VAIA News Tutte le novità dal mondo VAIA
- (Y)OUR VOICE La parola dei Vaier
1. BEYOND VAIA – Uno sguardo al Futuro
Un breve dossier sulle principali notizie di cronaca e politiche ambientali.
La rubrica di oggi è dedicata agli ambienti urbani e alle prospettive di sviluppo che si aprono di fronte a queste dimensioni.
Questo mese di settembre porta con sé la responsabilità importante della ripartenza, non solo dopo la lentezza estiva, ma in seguito ai lunghi mesi di emergenza e incertezza.
I nostri lettori più assidui ricorderanno forse che per noi l’urbanistica sostenibile è un tema molto importante, poiché lo sentiamo come cruciale nell’epoca in cui stiamo vivendo, nella quale si rende sempre più fondamentale (ri)costruire le città e lasciare che si trasformino in centri di innovazione sociale e ambientale. In effetti, questo tema può in primo luogo creare confusione, poiché tocca nuclei prioritari vari e talvolta contrastanti che si riassumono nella convivenza tra benessere umano e naturale.
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, circa il 55% delle persone a livello mondiale vivono in città, seguendo un fenomeno di gentrificazione esponenziale.
Il 2009, infatti, ha sancito lo spartiacque dell’inurbamento su scala globale, da quando le persone residenti in città hanno superato quelle nelle aree rurali.
Si stima che entro il 2050, le percentuali degli abitanti in grandi città toccherà il 70% della popolazione mondiale.
Soprattutto per questo si rende necessario la progettazione e l’eventuale implementazione di misure volte a sanare tutti gli aspetti che renderebbero una città innovativa e degna di essere vissuta.
Non è un caso che la sostenibilità delle Comunità e delle Città rientri tra gli obiettivi prefissati dall’ Agenda 2030.
La buona notizia è che la sensibilità verso questi obiettivi sta aumentando e si concretizza attraverso la crescita di tecnologie in grado di favorire la rigenerazione urbana unita al coinvolgimento dei cittadini, secondo le tendenze di sviluppo delle cosiddette Smart City.
Questo modello urbanistico viene integrato alle istanze contemporanee legate all’economia circolare, rendendole così Smart Circular City.
Per rendere tangibile la prospettiva di sostenibilità urbana, sono necessarie un ventaglio di misure che toccano tutti gli aspetti della vita di un centro urbano, dalla salubrità dell’aria alla vivibilità sociale di un quartiere.
Per queste ragioni, l’amministrazione del comune di Parigi ha deciso di abbassare il limite di velocità all’interno del centro da 50 a 30 Km/h.
Questa misura è volta a incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici o la bicicletta, tutelando quindi gli spazi pedonali. Nondimeno, aiuterà a ridurre drasticamente l’inquinamento acustico della seconda metropoli europea.
Ne abbiamo assieme a Cittadini per l’Aria, trovate di seguito l’articolo dal nostro blog cliccando qui.
Per leggere l’articolo completo cliccate sul pulsante di seguito:
Un esempio concreto di come attuare strategie di sviluppo sostenibile porti effettivamente ad una crescita scalare e misurabile, ci viene presentato dalla città di Tallinn, capitale dell’Estonia, che lo scorso 10 Settembre è stata incoronata European Green Capital 2023, ossia capitale europea verde.
Il premio nasce nel 2008 per incentivare le città oltre i 100mila abitanti a lavorare sui propri indicatori ecologici. Tallinn nonostante fosse una città trainata tradizionalmente dall’industria mineraria e della carta è riuscita a portare finanziamenti verso industrie più sostenibili, a tutela delle risorse idriche e a ridurre l’inquinamento acustico.
Ogni città ha qualcosa da insegnare riguardo alle best practice utili a una crescita sostenibile da cui possiamo trarre tutti vantaggio.
Le città, infatti, sono organismi simbiotici che godono di benessere essendo così altamente interconnesse. In quest’ottica ricopre un ruolo fondamentale la viabilità dei cittadini tra città o tra Nazioni. Una recente proposta dei Verdi mira a facilitare gli spostamenti in treno tra le città europee, abbattendo così l’uso dell’aereo, notoriamente più inquinante.
Le due urgenze si incrociano nel nuovo piano Rfi, società del gruppo Ferrovie dello Stato, che sta lavorando per la qualificazione di 54 scali nel sud Italia.
La misura è strategica, poiché lavora sia sulla sostenibilità paesaggistica che ambientale per ridurre l’impronta energetica dei trasporti, responsabili del 25% dei consumi.
Di questi tuttavia, solo uno 0,5% sono dovuti alle ferrovie.
Cliccate di seguito per leggere il contenuto dell’articolo nel suo intero:
Ci piacerebbe sapere cosa ne pensi: cosa desidereresti trovare nella tua città perfetta?
2. GREEN SCREEN – Cose da un altro mondo
Continua a leggere per scoprire curiosità e soluzioni innovative dal mondo green
A proposito di Città Circolari Matto G. Caroli nel suo nuovo saggio dal titolo L’Italia sostenibile, raccoglie ricerche, resoconti, materiali e lavori che sono stati svolti dall’autunno 2019, quando il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il programma Italia 2030, con l’obiettivo di definire gli obiettivi e implementare strategie necessarie per creare un modello virtuoso di economia circolare nel nostro Paese.
Potete scoprire di più leggendo il seguente articolo:
Le città sono da sempre meltin pot di culture e di ingegni che si intrecciano in nuove innovative tradizioni.
Non è accidentale che le principali nuove tendenze si generino presso i nuclei urbani, traendo ispirazione da immagini provenienti da tutto il mondo e dalla storia dell’uomo.
Quasi come se le forme architettoniche delle città e dei capi di abbigliamento costituiscano la trama e l’ordito, l’espressione di un’estetica culturale in un determinato momento storico.
Tuttavia, l’industria della moda è anche uno dei settori più inquinanti attualmente, avendo incarnato in sé lo stereotipo del consumismo occidentale.
Per questo motivo il movimento Fashion revolution promuove la sfida lanciata da Oxfam, per il mese di settembre: indossare solo abiti di seconda mano o che già si possiedono, per 30 giorni, senza acquistare nulla.
Scoprite di più cliccando di seguito:
Approfittiamo di questo spazio per ricordare un appuntamento che unirà simbolicamente le principali città europee e internazionali.
Stiamo parlando dello Sciopero Globale per il Clima, che si terrà il prossimo 24 Settembre, anche in moltissime città italiane.
E tu: vuoi partecipare alle sfide?
3. SUSTAINABLE TIPS – Il Cambiamento a piccoli passi
Il nostro consiglio di sostenibilità in formato tascabile.
Rimanere indifferenti di fronte allo scintillio dell’affascinante mondo della moda è quasi impossibile. Eppure questo settore così sofisticato nasconde un volto ombroso.
Secondo le Nazioni Unite l’industria tessile e della moda è responsabile di circa il 10% delle emissioni di CO2 e del 20% del consumo di risorse idriche ambientali. Senza contare il consumo di risorse territoriali per le coltivazioni, prevalentemente di cotone, l’impatto dei pesticidi sugli ecosistemi, e ultimo, ma non per importanza, l’inquinamento che la manutenzione dei vestiti comporta nel ciclo di vita.
Per questa ragione, è importante restituire valore alle risorse tessili, ritornando ad un consumo più responsabile e funzionale dei capi d’abbigliamento.
Prima dell’avvento della “moda veloce” (fast fashion), le tendenze partivano dalla rivisitazione ciclica dei modelli che già si possedevano. Questo succedeva ad ogni livello sociale, poiché ogni capo era un bene estremamente prezioso, che richiedeva un consumo ingente di risorse materiali e umane per il confezionamento. Anche oggi, presso le grandi catene di distribuzione, il paradigma non è molto diverso, ma questo grande sforzo viene celato troppo spesso da prezzi estremamente competitivi che come specchietti per le allodole ci abbagliano su quanto realmente accade lungo la filiera, per far arrivare nelle nostre mani un prodotto a meno del prezzo di un caffè.
Il valore del tessile è andato perdendosi nel tempo.
Ogni anno vengono gettate in media 92 milioni di tonnellate di vestiti. L’equivalente del peso di 9 mila torre Eiffel. Questi vestiti sono per la maggior parte nuovi, o in ottimo stato, ma semplicemente fuori stagione.
La via di uscita più sostenibile per avere capi di qualità, allontanandosi dai regimi di produzione tradizionali, ci viene offerta dalla moda sostenibile.
Sempre più aziende e designer si oppongono alla logica delle micro collezioni e dei vestiti “usa e getta” proponendo capi di qualità provenienti da filiere produttive pulite e spesso anche solidali.
Degna di nota è la proposta di Twin Set, che ha lanciato “Please don’t buy”, una linea di vestiti di alta moda pensata per il noleggio, sia online che presso i punti vendita della stessa linea.
Anche Jane Fonda ci offre un altro esempio del suo grandioso spirito rivoluzionario, scegliendo di indossare un unico abito sul Red Carpet dal 2014 ad oggi.
Insomma la soluzione al problema è molto più semplice di quanto si creda ed è nascosta negli angoli dimenticati dei nostri armadi: stiamo parlando del mondo affascinante ed esotico del vintage. Al giorno d’oggi, l’acquisto di abiti di seconda mano è sicuramente tornato in voga e il termine “vintage” è diventato forse un po’ troppo inflazionato.
In realtà, come suggerisce l’origine della parola (presa in prestito dall’enologia) la moda vintage è anche sinonimo di qualità. Ma come in tutte le cose, bisogna sapere prima dove guardare per sapere cosa si cerca.
4. INSPECT YOUR GADGET – La Natura dell’Innovazione
Suggerimenti su accessori e strumenti per integrare la sostenibilità nel proprio stile di vita.
Esistono numerose App e siti per immergersi nel meraviglioso universo di capi e design all’ultimo grido, in cui risiede lo scintillio di storie passante. Tra i portali più importanti troviamo sicuramente The Real Real, una sorta di istituzione della moda second hand, seguito dal precursore e non meno importante Vestiaire Collective, la sezione vintage di Farfetch, Rebelle e il freschissimo What Comes Around Goes Around.
Da aggiungere ai portali menzionati troviamo anche Depop un’app dedicata alla vendita di capi second hand, vintage, di lusso ma anche arredamento e artigianato.
La moda raccoglie intorno a sé grandi esempi di creatività: in risposta alle necessità climatiche sono nate moltissime realtà innovative che propongono soluzioni uniche a questioni multilaterali: produrre capi a ridotto impatto ambientale.
Come primo esempio troviamo Ogyre, società benefit che crea costumi da bagno con la plastica recuperata dagli oceani, lavorata e poi riciclata in tessuto di alta qualità.
Di recente ha lanciato una giacca invernale per coloro che “amano la montagna ma hanno il mare sempre nel cuore”: https://ogyre.com/products/jacket
Di seguito, per chi in inverno ama vestire le proprie gambe di colori estrosi e sostenibili, troviamo Swedish Stockings, azienda che produce calze in nylon riciclato e rinforzato:
https://swedishstockings.com/collections/all
Per concludere, abbiamo un’altra realtà Made in Italy chiamata Rifò, che nasce dall’esperienza artigianale delle industrie tessili di Prato.
Dapprima solo capi in lana rigenerata, di recente propongono anche capi e tessili per la casa e l’outdoor in cotone riciclato e rifilato.
L’azienda collabora con NaturaSì per garantire un servizio di ritiro del propri jeans o maglioni usati, permettendo così di unirsi a un progetto di economia circolare e ricevendo un buono proporzionale alla quantità di capi consegnati: https://rifo-lab.com/
5. ART in Earth – Dentro la Bellezza
Spazio dedicato all’Arte come risorsa piena di vitalità, creativa espressione dell’ingegno umano.
Vi proponiamo un appuntamento unico da segnare sul calendario per il prossimo autunno.
Dal 15 al 17 ottobre 2021 avrà luogo la 16a edizione di ArtVerona, con la direzione artistica di Stefano Raimondi.
La ArtVerona, da sempre, vuole rappresentare un punto di riferimento espressivo “per la valorizzazione e il sostegno del sistema arte italiano”.
L’edizione attuale si presenta con una nuova immagine coordinata che unisce luoghi emblematici del patrimonio naturale e paesaggistico italiano, in una forma irriconoscibile e mutata.
L’immagine, che sembra frutto di una fantasia onirica, riassume efficacemente le istanze del nostro tempo, così indefinibile, misterioso e a tratti mostruoso ma proprio per questo così affascinante e ricco di sfide a cui dare una rappresentazione.
Il festival è riuscito a conciliare la forma fisica e l’offerta digitale abbracciando soluzioni innovative alle sfide dell’attuale delicato contesto del mondo dell’Arte.
Per visitare il sito del Festival puoi cliccare di seguito:
6. VAIA MUSIC – Il suono della Resilienza
Ciò che c’è di più vicino a VAIA, la musica: la forma più pura dell’espressione artistica.
My Baby just Cares for Me – Nina Simone
Beautiful that Way – Noa
Follow the Sun – Xavier Rudd
7. VAIA News – Tutte le novità dal mondo VAIA
Aggiornamenti sulle nostre attività: Collaborazioni, Eventi Articoli, Iniziative
L’estate di VAIA è stata intensa e ricca di condivisioni come facevamo ormai fatica a ricordare fosse ancora possibile..
L’onore e l’emozione più grande è arrivata con la partecipazione al Fuori Salone, la fiera che precede il Salone del Mobile, e che porta alla città Ambrosiana una costellazione di realtà diverse ma accomunate tutte dall’innovazione e dall’avere il design al centro del proprio genoma. https://insideart.eu/2021/09/09/milano-design-week/.
L’edizione di quest’anno si focalizza proprio sulla creatività sostenibile e su come il design diventa un vettore chiave di attuazione dei nuovi paradigmi.
In questo contesto tanto unico quanto ricco di incontri e scoperte abbiamo trovato l’occasione per lanciare il nostro nuovo prodotto: VAIA Focus, un amplificatore visivo per smartphone, costruito anch’esso con il legno di VAIA e che aggiunge a questo prezioso materiale la lente di Fresnel, che sfrutta un meccanismo analogico scoperto dal suo inventore Augustin-Jean Fresnel nel XIX secolo. Presto sveleremo tutti i dettagli del nuovo arrivato nella famiglia VAIA, quindi continuate a seguirci!
I prossimi eventi ci vedranno impegnati in una nuova piantumazioni, il 3 di Ottobre, presso Claut in Friuli. Il 16,17,18 Ottobre verremo ospitati da un’altra realtà dedicata alla progettazione e alle innovazioni, questa volta presso la Serenissima, durante la Venice Design Weekend.
Saremo lieti di fornire maggiori dettagli attraverso i nostri canali e attraverso il nostro sito. Continuate a seguirci per rimanere aggiornati!
8. (Y)OUR VOICE – La parola dei Vaier
Non è un caso che i nostri oggetti siano basati sull’amplificazione naturale, pensati per dare risalto al suono e alla visione.
In VAIA il nostro obiettivo è essere una piattaforma di amplificazione di idee, visioni, desideri e opinioni.
Per questo ci piacerebbe sapere cosa vorresti trovare nelle prossime rubriche, come potremmo contribuire a soddisfare la tua curiosità dal mondo green, e cosa tu ritenga che si meriti di essere amplificato.