L’abete è l’albero simbolo del Natale, ma è apprezzato anche per la sua versatilità nell’ambito dell’economia locale del Trentino. Famoso anche per le sue proprietà di risonanza, il suo legno viene lavorato dai liutai per gli strumenti musicali a corda.

È una delle piante più longeve al mondo e viene spesso piantato a scopo protettivo nelle aree boschive, per ripristinare habitat naturali distrutti, controllare le precipitazioni e prevenire il rischio di valanghe, oltre che per fornire prezioso ossigeno in atmosfera.

Nativo dell’Europa Centrale, il larice è conosciuto per la sua elevata resistenza al freddo, nonostante sia l’unica conifera in Italia a non essere sempreverde.

È considerato un albero pioniere: ricolonizza facilmente i terreni smossi a seguito di eventi perturbativi particolarmente intensi, come è stata la tempesta Vaia sulle Dolomiti. Grazie alle sue radici profonde garantisce stabilità al terreno, riducendo il rischio di frane e smottamenti.

Latifoglia dalla chioma densa ed estesa, il faggio offre ombra e protezione, favorendo il mantenimento della biodiversità faunistica e floreale e garantendo così la salute dell’ecosistema forestale.

Contribuisce inoltre in maniera significativa all’assorbimento del carbonio e alla conservazione e alla stabilità del suolo.

Tra le piante legnose, il sorbo è in cima alla classifica di popolarità per i volatili, come suggerisce il nome. Oltre 60 specie di uccelli si cibano delle sue bacche e i suoi rami servono da posatoi per il raro gallo cedrone.

È un prezioso produttore di polline per le api mellifere, un habitat ideale per vari insetti e una pianta da pastura per la selvaggina ungulata, come i caprioli e i cervi.